Finalmente sono riuscito a completare la selezione di alcune fra le centinaia di foto che ho scattato ai primi di gennaio di quest’anno durante il nostro viaggio in Olanda, sul mare di Noordwijk aan Zee.

Non è stato facile scegliere. Sono particolarmente legato a questo posto da tanti ricordi personali ed emozioni intime e forti da cui mi lascio invadere ogni volta, assaporandole e rivivendole alla luce delle sensazioni del momento, con gli anni che passano, con me che cambio, con le bambine che crescono.

E ogni volta è come una riscoperta. Un microcosmo che racchiude una parte importante di me. A contatto col mare, con le dune sterminate, il vento gelido e a volte impetuoso, i cieli ora tersi di una luce limpida, ora pieni di nuvole plumbee.

In una settimana è possibile sperimentare quasi tutto l’arco delle variabili atmosferiche e meteorologiche. Siamo arrivati che i campi e la spiaggia erano coperti di neve, con la temperatura abbondantemente sotto lo zero. Dopo due giorni la temperatura si è alzata, la neve si è sciolta, sono arrivate le piogge, poi il sole, poi il vento.

Con le mie figlie abbiamo passeggiato fra le dune sterminate, abbiamo incontrato branchi di cervi, volpi, conigli. Abbiamo fatto chilometri a piedi in una spiaggia sterminata, con i gabbiani che volavano nel cielo e i cavalli che correvano sul bagnasciuga.

Eravamo in un residence bellissimo, in una casa a due piani calda e accogliente, tutta per noi, e un grande giardino, a circa tre chilometri di distanza dal mare in linea d’aria.

È stata una settimana profondamente rigenerante e rilassante, a contatto con la natura e la parte più intima di me stesso.